Perepè perepè perepè perepè
Si lamenta l’impresario del teatro che non va
Ma non sa rendere vario lo spettacolo che dà
Ah! La crisi!
Paraparapappapappa
Ma cos’è questa crisi?
Metta in scena un buon autore
Faccia agire un grande attore e vedrà
Paraparaparaparaparaparapà
Che la crisi passerà
Parapà parapà parapà parapà
Bambini
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Quando il bambino era bambino
Quando il bambino era bambino, se ne andava a braccia appese. Voleva che il ruscello fosse un fiume, il fiume un torrente, e questa pozza il mare.
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Quando il bambino era bambino
Quando il bambino era bambino, su niente aveva un’opinione. Non aveva abitudini. Sedeva spesso a gambe incrociate, e di colpo sgusciava via.
Aveva un vortice tra i capelli, e non faceva facce da fotografo.
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Quando il bambino era bambino 2
Quando il bambino era bambino, non sapeva d’essere un bambino. Per lui tutto aveva un’anima, e tutte le anime erano tutt’uno.
Bambini_2
Quando il bambino era bambino 4
Quando il bambino era bambino, per nutrirsi gli bastavano pane e mela, ed è ancora così. Quando il bambino era bambino, le bacche gli cadevano in mano, come solo le bacche sanno cadere. Ed è ancora così. Le noci fresche gli raspavano la lingua, ed è ancora così.
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Passante eterno
Ma di chi sono quegli anni? Statevene lontani, si appiccicano e non ve li scrollate più. Sono troppi, una montagna! Dicono che li ha persi un passante di cinque anni che poi è stato tramutato in pioggia e che poi era diventato eterno.
(Elvira Fusto)
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